Le diapositive destinate all’ambientazione di "Improvviso
polifonico-poetronico", performance di Agostino Di Scipio, con la
partecipazione dei poeti Mariano Baino, Mario Lunetta e Anna Maria Giancarli,
sono nate dalla concreta manipolazione di frammenti di testi fotocopiati,
ritagliati, sovrapposti...
Un’ulteriore fase di elaborazione fotografica (non digitale) ha reso poi
del tutto autonome le immagini.
Tutto il processo è stato condotto agendo con immediatezza e accogliendo
nelle immagini anche segni imprevisti che casualmente venivano a
interagire con le parole.
Solo a lavoro concluso è stato evidente quanto sia il valore grafico che
il significato stesso delle parole avessero influito sulla composizione,
e come la potenza poetica di fonemi e versi avesse agito come forza
aggregante o respingente dei diversi segni, dando vita a intrecci,
linee, grumi, reti, raggiere…
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